Acquisizioni e cessioni

Trading all’insegna della diversificazione. Chi ha concluso il maggior numero di affari è Daniel Schiano.

I numeri del Trading delle fabbriche si abbassano leggermente (complice l’aggiornamento fatto per il cloud) facendo segnare 320 vendite per un totale di 1.800 miliardi di dollari. L’importo medio per transazione però continua a salire toccando i 5 miliardi di dollari. Questa tendenza e ricerca di efficacia nelle transazioni è confermata anche dal rapporto tra affari conclusi e vendite totali che rimane sempre attorno al 45%.

IL settore che si distingue per tentativi di vendita maggiori è l’Auto, sia per numero che per importo: 66 per 4.800 miliardi. Subito dietro per numerosità troviamo ancora una volta i Gioielli, settore in perdita che fa segnare 38 tentativi di vendita per 172 miliardi. In questo caso l’efficacia si abbassa notevolmente: 4 affari si sono conclusi correttamente per solo il 5% dell’importo totale. Al terzo posto troviamo uno dei settori protagonisti del mercato dei prodotti, il Caffè, 36 fabbriche per 36 miliardi in media sopra il livello 20. L’efficacia delle vendite vista la redditività del settore è sopra la media, con oltre il 50% degli affari conclusi.

I venditori più attivi sono Marco Ferreri con 36 tentativi di vendita, Francesco Vecchio, 24 e Max Max con 23 fabbriche. Chi ha cercato di realizzare di più collocando le fabbriche sul mercato sono Anto Antoss, 4 fabbriche per 392 miliardi, Andrea Santoro 8 per un contro valore di 132 miliardi e Albir Albir che fa segnare un numero maggiore di fabbriche rispetto ai precedenti imprenditori, 22, per 125 miliardi.

Il big deal della settimana vede come attori Flavio Piccoli e Anto Antoss. Flavio ha acquistato una fabbrica di Auto per un importo da record, 511 miliardi e con questa operazione raggiunge la posizione 18 nel settore. Anto invece rispetto alle settimane precedenti è meno presente all’interno della platea degli acquirenti avendo acquisito una sola fabbrica.

L’imprenditore più attivo negli acquisti è invece Daniel Schiano con una forte strategia di diversificazione: ha acquisito 23 fabbriche per un controvalore di 18 milioni. Troviamo poi Andrea Polesana che conferma il secondo posto della rilevazione precedente con 18 affari conclusi per 31 milioni e Liridon Mema con 12 compravendite per 21 miliardi.

Solo Michele Szymanski conferma la sua strategia di concentrazione degli affari dedicando il 100% dei suoi investimenti nel settore dell’auto. Gli affari conclusi gli consentono di salire al terzo posto delle quote di mercato.

Gli altri imprenditori stanno cercando, confermando l’atteggiamento rilevato settimana scorsa, di diversificare per contenere le perdite derivanti da questo periodo di instabilità del mercato che ha fatto segnare ancora un trend in perdita.

A settimana prossima per i nuovi aggiornamenti!